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I campioni di dama
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 Maijnelli Antonino ...un grande campione...  che ha dato molto alla dama.

Maijnelli Antonino  che è nato a Messina il 25 Settembre 1931. E' stato allievo di Giovanni Rizzello, un leccese trapiantato a Milano e poi a MessinaAntoninoMaijnelli
 al seguito di Ivanoe Fossani che assume nel '30 la carica di direttore del quotidiano locale. Questo Rizzello ha partecipato a più di un campionato assoluto dell'anteguerrra, Forse ai damisti delle nuove generazioni Antonino Maijnelli può apparire soltanto come una vecchia gloria per aver vinto i campionati assoluti del 1965 e 1966 e 1989, ma anche oggi il suo ruolo e sempre quello di protagonista: giocatore dignitoso e serio, impassibile e impenetrabile, come i siciliani antichi, è profondo teorico e finalista brillante, oltre ad avere un analisi super veloce che però qualche volta lo ha tradito.

Rizzi lo definì "Campione completo perché alle caratteristiche naturale di stile accoppia nel finale di partita,

buona parte della fantasia propria si Saletnik e nella delicata fase di apertura usa quella tecnica che è propria di Piccioli.

Già nel 1966 vantava due titoli assoluti e due secondi posti. Nel 1967 era terzo a pari punti col secondo, Badiali. Vincitore assoluto fù Piccioli. Poi in polemica con l'allora presidente della FID disertò per qualche tempo le gare Un tempo prezioso perduto perché Maijnelli avrebbe avuto la possibilità di far suoi altri titoli. Rientra nella FID e partecipa nuovamente al campionato assoluto del 1977. Consegue gli stessi punti del vincere Badiali, ma questi lo precede per quoziente. Un altro meritatissimo secondo posto.

Pino Zanchi un altro cronista su Damasport del 1966 ebbe a scrivere "e' bravo Maijnelli, riconfermandosi campione italiano anche per il 1966. L'ho visto sorridere molto educatamente, alla cerimonia della premiazione; proprio un gentiluomo questo giovane impiegato siciliano che ha forza di volontà e sicura tecnica, Misura "Fayr Play" come di cono gli inglesi , correttezza e signorilità caratterizzano il premier da mistico di questo campionato". Il tasto della signorilità e della correttezza attribuito a Maijnelli è battuto un po' da tutti coloro che in varie occasioni hanno scritto di lui. Una volta durante il festival di Livorno (nel 1968 chiesi all'aitante messinese quale fosse stato lo spunto che lo portò a darsi al gioco della dama . "Un semplice caso" mi rispose, un giorno fui invitato a giocare delle partite a dama con un amico al bar che eravamo soliti frequentare perché molto vicino alle nostre abitazioni. Ogni partita persa, un caffè da pagare. Per un po' fui io a metter le mani nel borsellino. Poi cominciò lui. Non so quanti caffè mi pagò, ma sicuramente parecchi, d farmene passare la voglia. Del caffè non della dama, lui invece a suon di pagare caffè si fece passare la voglia di giocare a dama, per lo meno con me.

Premiazione Maijnelli

 

Maijnelli eccelle ancora oggi fra gli agonisti italiani nonostante il trascorrere degli anni, poiché costanza, tenuta di gara, assiduo studio (in particolare delle aperture americane) e spiccata abilità di gioco fanno di lui un avversario temibile, sempre pronto a sfoderare le sue brillanti giocate inaspettate tipiche di un campione.

 

Antonino è stato un vero mito della dama, partecipando per l'ultima volta all'assoluto del 2009 dove gli è stato conferito un riconoscimento ufficiale da parte della FID per la passione e la costanza dimostrata in questi cinquant'anni di attività agonistica che lo hanno sempre visto ai vertici del damismo nazionale.

In questa sezione puoi trovare alcuni articoli che parlano di lui  e del suo stile di gioco.